Tirocini a Orbassano – Denunciamo irregolarità!
Il figlio di un assessore, non residente a Orbassano, si iscrive e viene ammesso ai tirocini formativi, pur non avendo il requisito della residenza, necessario per partecipare.
Abbiamo fatto notare l’irregolarità e il Comune di Orbassano ha risposto che “il soggetto è stato erroneamente inserito dal committente”.
Dopo circa 4 mesi dalla nostra prima richiesta, siamo finalmente riusciti ad avere un riscontro definitivo dall’Amministrazione: i tirocini formativi del Comune di Orbassano sono stati finanziati nel mese di giugno 2017 in collaborazione con Col’or Piemonte onlus e coop Orso di Torino.
In seguito alle nostre richieste di accesso agli atti (a cui il Comune ha risposto tardivamente e in maniera incompleta) e a una successiva interrogazione, abbiamo constatato incongruenze rispetto a quanto previsto dal bando di partecipazione.
Per accedere ai tirocini è infatti necessario essere disoccupati da almeno 6 mesi, essere residenti a Orbassano e avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni.
Risulta invece che alcuni soggetti ammessi al percorso di tirocinio, come constatato dalla documentazione che ci è stata fornita, non siano neppure residenti nel Comune di Orbassano.
Secondo la risposta dell’ufficio competente, a non rispettare il requisito della residenza è in realtà soltanto un soggetto, il figlio dell’assessore.
A tal proposito il committente Col’or Piemonte Onlus ha ammesso “una effettiva difformità rispetto alle norme applicative del progetto“.
La onlus si giustifica dicendo di avere applicato per errore al progetto tirocini di Orbassano le regole di un altro progetto finanziato dalla Fondazione Crt che con Orbassano non ha niente a che fare.
Superficiali le risposte ricevute dal Comune: l’Ente, in quanto patrocinante, ha il diritto ma sopratutto il dovere di supervisionare le attività delle patrocinate per verificare la regolarità di svolgimento del progetto e le reali capacità di coordinamento.
In questo caso si evidenzia la scarsa attenzione nella gestione dei progetti da parte di Col’Or, l’approssimazione del Comune nella scelta degli attuatori dei progetti e il mancato monitoraggio di questi ultimi. Tutto a spese dei cittadini».
Se ci fosse stata una giusta attenzione si sarebbe evidenziata un’incongruenza (vedi il Comune di residenza errato) e si sarebbe potuto porre rimedio.
Abbiamo chiesto all’Amministrazione di fornirci documentazioni sulle modalità di restituzione del costo sostenuto per il tirocinio del figlio dell’Assessore.
Seguiranno aggiornamenti.